Impugnazione bando esame avvocato sessione 2020

Impugnazione bando esame avvocato sessione 2020

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L’AIVEC, impugnerà il bando di esame di abilitazione all’esercizio della professione forense – sessione 2020 – pubblicato in GU n.72 del 15-09-2020. Lo svolgimento delle prove scritte dell’esame, ovvero la prova in presenza per tutti i candidati nei giorni 15, 16 e 17 dicembre 2020 appare lesiva del diritto alla salute di tutti coloro che vi prenderanno parte. Certamente non è auspicabile un rinvio dell’esame poiché una simile decisione violerebbe il principio dell’affidamento o della legittima aspettativa, di derivazione comunitaria, quale corollario del generale principio di certezza del diritto. Ed infatti sul piano costituzionale, la dottrina e la giurisprudenza hanno individuato il fondamento del principio di affidamento, negli artt. 2, 3 co.1, 51 co.1, 97 co.1 Costituzione, quale espressione rispettivamente del dovere di solidarietà, del principio di uguaglianza di trattamento tra posizioni eguali e ragionevolezza, del principio di accesso ai pubblici uffici in condizioni di uguaglianza e del principio di buon andamento e di imparzialità dell’amministrazione.

È del pari evidente però che prevedere lo svolgimento di tre prove scritte nell’arco temporale di tre giorni, tempo in cui tutti i candidati devono stare a stretto contatto, chiusi, in grande numero e per molte ore è sicuramente una situazione di grandissimo e potenziale rischio di contagio in quanto le condizioni di tempo e di luogo potrebbero causare una grossa trasmissione di contagi Sars-cov2 che, a posteriori scoperta, potrebbe non essere facilmente gestibile.

È necessario trovare un giusto compromesso fra la tutela della legittima aspirazione a sostenere l’abilitazione da avvocato per tutti i candidati e la tutela del loro diritto alla salute, oltre che quello di tutti i consociati.

Ed è per tali motivi, in considerazione del principio del – più probabile che non – che l’aumento del numero dei contagi non permette di svolgere l’esame in condizioni di sicurezza, che AIVEC impugnerà il predetto bando, chiedendo che sia trovata e disciplinata una formula alternativa ad oggi non prevista nel bando che consenta di sostenere l’esame, con modalità tali da garantire l’esigenza della legittima aspirazione, disciplinando un diverso svolgimento delle prove, trovando una soluzione equa, con modalità sicure, semmai con collegamento a distanza, tali da garantire il diritto alla salute. In subordine, qualora il diffondersi dell’epidemia non consenta lo svolgimento dell’esame neppure secondo questa modalità allora l’associazione Aivec chiederà la laurea abilitante come già previsto per l’abilitazione all’esercizio della professione di medico.

Le modalità tradizionali di svolgimento dell’esame sono improponibili perché creano assembramenti ed essendo incerta l’evoluzione della malattia, così come la scoperta di un ipotetico vaccino, occorre interrogarsi, su come possa svolgersi in sicurezza un simile esame. Occorre, per evitare che gli aspiranti avvocati brancolino nel buio, che tali modalità alternative vengano espressamente disciplinate nel bando.

Insieme saremo più forti!                                                                                      F.to IL PRESIDENTE

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