L’A.I.V.E.C. Impugna il D.P.C.M. del 3 dicembre 2020 innanzi al Tar Lazio

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L’A.I.V.E.C. Impugna il D.P.C.M. del 3 dicembre 2020 innanzi al Tar Lazio

Solofra Oggi

Continua la lotta dell’AIVEC per il diritto alla didattica a distanza

L’associazione A.I.V.E.C, apolitica e apartitica, senza scopo di lucro ha prestato particolare attenzione alle voci di tutti coloro che richiedevano la didattica a distanza, unico strumento utile al fine di conciliare il diritto allo studio con la tutela alla salute. Negli ultimi giorni sono pervenute alla richiedente associazione molteplici richieste di intervento volte anche all’impugnazione del D.P.C.M. del 03.12.2020 nella parte in cui alla lettera “S” si stabilisce che:  “L’attività didattica ed educativa per i servizi educativi per l’infanzia, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione continua a svolgersi integralmente in presenza”, nonché di tutti gli atti prodromici e consequenziali.

A tal fine l’A.I.V.E.C. ha impugnato il D.P.C.M. per contrasto con l’art. 32 della Costituzione – Violazione di legge ed eccesso di potere del DPCM del 03.12.2020, art. 1, lett. “S”- per eccesso di delega – per violazione del principio di precauzione art. 174, paragrafo 2, del trattato istitutivo dell’Unione Europea, per eccesso di potere connesso alla violazione di legge dell’art. 3 legge 241/90 – Motivazione apparente, per violazione del principio dell’affidamento con riferimento agli art. 2, 3, 97 Cost. – Violazione del principio di ragionevolezza e di imparzialità.

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