Emergenza virus l’A.I.V.E.C. propone scuole chiuse e didattica a distanza

Emergenza virus l’l’A.I.V.E.C. propone scuole chiuse e didattica a distanza

Emergenza virus l’l’A.I.V.E.C. propone scuole chiuse e didattica a distanza

8 Ottobre 2020

Si riporta la nota dell’Associazione Italiana Vittime Emergenza Covid.

Salgono paurosamente i contagi e il governo annuncia la proroga al 31 gennaio 2021 dello stato di emergenza. I nuovi positivi del primo giorno di ottobre sono stati 2.548, contro i 1.851 del giorno precedente. Dal primo settembre al primo ottobre, i nuovi casi sono quasi triplicati: questa accelerazione preoccupa non poco il Ministero della Salute. È possibile, molto probabile, che questa accelerazione di diffusione del virus sia dovuta anche alla riapertura delle scuole: dall’inizio delle lezioni, si è registrato almeno un contagio in oltre 900 scuole.

Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri spiega oggi che se un alunno risulterà positivo, tutta la classe dovrà essere messa in quarantena ma vi è la possibilità di uscire dalla quarantena dopo qualche giorno facendo dei tamponi. Sileri si dice inoltre favorevole ai test rapidi a scuola: «In caso di esito positivo si farà poi il tampone». Intanto continuano, dopo la riapertura, i casi di istituti costretti a chiudere a causa della positività degli allievi.

Ci si chiede per quale assurdo motivo bisogna attendere il riscontro del caso positivo per poi procedere alla chiusura del plesso scolastico, considerata l’alta probabilità di contagio. Tale assurdo principio, palesemente non garantista, viola il principio di precauzione di cui all’art. 174, paragrafo 2, del trattato istitutivo dell’Unione Europea.

Si auspica che vengano presi provvedimenti immediati, attivando le misure di cautela da adottare in applicazione del principio di precauzione. Tale principio permette di reagire rapidamente di fronte a un possibile pericolo per la salute umana, legittimando l’imposizione di misure di cautela anche in un momento anteriore a quello nel quale, in una logica di tipo preventivo, dovrebbero essere disposti gli interventi preordinati alla difesa del pericolo.

Infatti, nel caso in cui i dati scientifici non consentano una valutazione completa del rischio, come appunto nel presente caso, il principio di precauzione può essere invocato per garantire un alto livello di protezione della salute umana grazie a delle prese di posizione preventive in caso di rischio.

Per costante dottrina e giurisprudenza il ricorso al principio si iscrive nel quadro generale dell’analisi del rischio (che comprende, oltre alla valutazione del rischio, anche la gestione e la comunicazione del rischio) e più in particolare nel quadro della gestione del rischio, che corrisponde alla fase di presa di decisione. Il ricorso al principio di precauzione è giustificato solo quando riunisce tre condizioni, ossia: l’identificazione dei potenziali rischi, una valutazione scientifica, realizzata in modo rigoroso e completo sulla base di tutti i dati esistenti e la mancanza di una certezza scientifica che permetta di escludere ragionevolmente la presenza dei rischi identificati.

Il c.d. « principio di precauzione », impone che quando sussistono incertezze o un ragionevole dubbio riguardo all’esistenza o alla portata di rischi per la salute delle persone, possono essere adottate misure di protezione senza dover attendere che siano pienamente dimostrate l’effettiva esistenza e la gravità di tali rischi; l’attuazione del principio di precauzione comporta dunque che, ogni qual volta non siano conosciuti con certezza i rischi indotti da un’attività potenzialmente pericolosa, l’azione dei pubblici poteri debba tradursi in una prevenzione anticipata rispetto al consolidamento delle conoscenze scientifiche.

La chiusura delle attività di aula in scuole e università può fermare la corsa del Covid-19 e non bisogna perdere tempo, tenendo in considerazione che il principio di precauzione potrà essere adottato in concreto anche mediante il prosieguo delle lezioni con l’uso di strumenti di didattica a distanza. Pur consapevoli che tali modalità comporteranno sacrifici, è opportuno, in tale momento storico, dare preminenza al principio della salute.

Un solo caso di contagio in ambiente scolastico innesca un terribile effetto a catena dinanzi al quale le lacrime a posteriori versate serviranno a ben poco!


ALTRE TESTATE GIORNALISTICHE CHE HANNO PUBBLICATO IL NOSTRO ARTICOLO


Didattica a distanza, questa la proposta dell’Aivec alla regione per limitare il numero dei contagi

CAMPANIA. L’A.I.V.E.C. (associazione Italiana Vittime emergenza Covid 19) propone la chiusura delle scuole e l’utilizzo della didattica a distanza

Emergenza virus, l’l’A.I.V.E.C. propone scuole chiuse e didattica a distanza

Schermata 2020 10 09 alle 18.55.32

Schermata 2020 10 09 alle 18.58.29

Schermata 2020 10 09 alle 19.00.40

Schermata 2020 10 10 alle 00.17.54

Schermata 2020 10 10 alle 00.22.09

 

Schermata 2020 10 10 alle 09.47.25

Schermata 2020 10 10 alle 09.54.36

Associazione Vittime Covid: “Violato il principio di precauzione nelle scuole”

Schermata 2020 10 10 alle 12.12.29

Schermata 2020 10 10 alle 12.16.35

Covid-19, l’A.I.V.E.C. propone la chiusura delle scuole e la didattica a distanza

Schermata 2020 10 10 alle 20.28.42

Schermata 2020 10 10 alle 20.32.27

Schermata 2020 10 10 alle 20.49.27

L’Associazione Italiana Vittime emergenza Covid 19: “In Piemonte con le scuole si utilizzi il principio di precauzione”

Schermata 2020 10 10 alle 20.54.27

Schermata 2020 10 10 alle 20.59.20

Schermata 2020 10 10 alle 21.02.19

Schermata 2020 10 10 alle 21.05.02

Emergenza Covid, “Scuole chiuse e didattica a distanza”, l’Aivec lo propone alla Regione

Schermata 2020 10 12 alle 08.18.52

Coronavirus in Basilicata, contagi in aumento. AIVEC propone chiusura scuole a Regione Basilicata e Ufficio scolastico regionale per favorire didattica a distanza

Schermata 2020 10 12 alle 08.23.13

Schermata 2020 10 12 alle 08.28.49

 

Taggato , . Aggiungi ai preferiti : permalink.

I commenti sono chiusi.